martedì 20 dicembre 2011

La vera felicità

La vera felicità risiede nel non desiderare niente. Nell'accontentarsi di quel che si ha.
Un tempo, pensavo di non aver niente, di non essere felice. Ho desiderato di trovare l'amore, costruire una famiglia... avere dei figli. Volevo andare via da Altamura.
Ho realizzato tutti questi desideri, e mi rendo conto di non essere felice. Ero molto più serena e felice quando non avevo niente. Quando non avevo nulla da perdere.
Un'altra cosa che ho imparato è che non bisogna dire quel che si pensa, nel momento in cui si pensa, alla persona di cui lo si pensa: succedono solo grandi litigi. Il silenzio è d'oro.
Ci ho messo 38 anni per capirlo. Vediamo se riesco a mettere in pratica quel che ho imparato.

"lei non sa chi sono io!"

Ieri ero al lavoro.
Io lavoro nel reparto Pescheria della Metro.
Mentre ero impegnata nella rilevazione delle temperature dei prodotti sui banchi, vedo vicino alle vasche dei King Crab un tipo vestito da cuoco che sta giocando con la retina, tirando su un granchione per farlo vedere ai suoi amici.
Mi avvicino e gli dico:
-Mi scusi, ma non si può pescare da soli gli animali.
E quello:
-E chi l'ha detto?
ed io:
-Lo dice il regolamento, e i cartelli che come vede sono esposti nell'area pescheria, e che tra l'altro vietano l'ingresso a chi non debba effettuare acquisti.
Quello tutto piccato mi fa:
-tu non sai chi sono io?!
Ed io serafica:
-Non so chi lei sia, ma so cosa dice il regolamento: non si può toccare la merce, nè pescare da se astici e granchi.
E qui, se ne esce con una domanda ancora più scema:
-tu ci vai alla cena di Natale su in mensa, questa sera?
(ovvero, voleva farmi capire che era lo chef che preparava la cena del Natale)
Ma, gli è buttata male, perchè io gli ho detto che non ci andavo (visto che avevo la bimba malata).

sabato 5 novembre 2011

senza titolo

Il sabato di solito, se finisco presto di lavorare, si va in centro, al Mercato Centrale, a mangiare il panino col lesso (slurp slurp), o con il lampredotto (di sicuro non io), dal Nerbone. In questi giorni, in occasione del compleanno di pulcettina, caduto lo scorso sabato, è qui con noi la mia mamma, dalla Puglia con furore (e orecchiette al seguito!). Così, quale migliore ragione che farle assaggiare questa delizia fiorentina per fare una corsa in centro? Io ho finito alle 12,00 e, a dispetto delle critiche di BZ riguardo il mio bradipismo nel tornare dal lavoro, alle 12 e 20 ero a casa. In meno di 5 minuti mi sono lavata e cambiata e alle 12,35 eravamo già alla fermata della tramvia. Alle 12,55 eravamo belle e arrivati in Stazione a Firenze, e pur dovendo aspettare i tempi di una bimba e di una signora di mezza età, siamo giunti da Nerbone che l'orologio segnava le 13,06! Ma è stata tanta fatica per nulla, perchè dopo una fila interminabile, arrivato il nostro turno, il lesso era finito :-( Alessandra c'è rimasta malissimo, anche la mi mamma era un po' dispiaciuta. Io non mi sentivo granchè bene, e più che per il panino col lesso, che pure avrei mangiato volentieri, m'è preso male perchè bisognava rimettersi in marcia per trovare un altro posto dove mangiare. E dove siamo finiti? Da McDonald! Per la precisione in quello che c'è difronte alla Stazione di Santa Maria Novella. Mentre mangiavamo la nostra dose sovrabbondante di calorie all americans, non ho potuto fare a meno di osservare la gente che come noi era lì a pranzare. C'era una coppia che si stava divorando non uno, ma ben 2 panini a testa! Io non avrei mai creduto fosse possibile, invece, questi due m'hanno smentito al quadrato. M'è venuto un blocco intestinale al solo guardarli! Poi sono arrivate una decina di ragazze, di età compresa tra i 18 ed i 20 anni, tutte con il cibo più light che è possibile trovare in un McDonald, ovvero roba terribile, con comunque sempre troppe calorie. Finito di mangiare, con lo stomaco zavorrato, abbiamo pensato di fare un giro in centro. Sarà stato il panino che m'è rimasto sullo stomaco, sarà stato che non sto molto bene da ieri sera, ma nonostante le tante belle cose che erano esposte nelle vetrine non ho avuto la tentazione di comprare niente, anzi, ho sfiorato la santificazione quando ho impedito a BZ di spendere 139,00 euro per delle Hogan per Alessandra! Sinceramente, non m'è bastata la coscienza di buttare tutti quei soldi per un paio di scarpine da bimba, per una bimba che ha già 7 paia di scarpe, il cui piede tra due mesi avrà cambiato misura, e che ignorando il costo delle Hogan non si cruccerà di grattarle sull'asfalto mentre gioca. Inutile dire che BZ c'è rimasto male (eufemismo per dire che s'è un po' inkazzato) e con lui pure la Alessandra che per quanto piccola è già una fashion victim!
Sul tram del ritorno, Bz se ne è rimasto in disparte col muso; Alessandra, che aveva già dimenticato le scarpe ultracostose, giocava; la mi mamma si riposava le gambe stanche, ed io pensavo a cosa preparare per cena.

martedì 1 novembre 2011

31 ottobre


E anche quest'anno è andata. Cosa? La festa di compleanno di Alessandra :-)
E' stata una faticaccia ma, ne è valsa la pena: lei era al settimo cielo, e per la prima volta da quando è nata, non è stata uggiosa e spaccamaroni durante i festeggiamenti. In compenso, io ero irritabile e spazientita. Eppure, dovevo essere contenta, visto che, a dispetto della tradizione, quest'anno anche il meteo è stato clemente, anzi magnanimo, regalandoci una giornata calda e serena. La torta, ops, le torte mi sono riuscite benissimo, e tutti gli invitati sono venuti, senza nessuna defezione dovuta a malanni di stagione (era un must gli scorsi anni: tutti i bimbi erano allettati, o quasi). Allora perchè ero così "orsa", e la mia pulcettina mi dava quasi fastidio? Comincio a pensare che il "problema" del 31 ottobre di ogni anno, non sia il meteo avverso, o la pulcettina uggiosa, ma io. Cioè, in quel giorno (forse) rivivo tutta l'ansia ed il dolore, la delusione e la rabbia, del giorno in cui ho partorito, un po' come mi è capitato per anni, dopo gli esami di maturità, che al sole di luglio mi veniva la claustrofobia a stare in casa, e l'ansia di scappare via, proprio come quando stavo studiando per la prova orale. Dunque il problema potrebbe essere il mio stato d'animo, che di conseguenza influisce sulla mia bimba, estremamente legata a me e sensibilissima. Se è veramente così, spero che col tempo mi passi, così come m'è passata l'ansia da esame che mi prendeva dopo la maturità. In ogni caso, ho deciso che dal prossimo anno si va al ristorante, io fo' solo la torta e invito solo i parenti (non serpenti!) e buonanotte ai suonatori!

giovedì 20 ottobre 2011

hard

Ho scoperto oggi, che una collega di lavoro ha recitato (se così si può dire) in un film Hard!
Premesso che ognuno della propria vita può fare quel che vuole, non riesco a capire cosa l'abbia spinta ad un simile atto di esibizionismo. Cioè, potrei (forse) capire che le piace il sesso e che essendo disinibita e single, si può accompagnare a chi vuole, ma non mi torna la ragione di esibire le proprie gesta erotiche, anzi pornografiche. Domani, un mio collega di reparto pare che ci porterà il trailer di quest'opera di cinema hard amatoriale... Mi sale già il vomito!
Vi aggiornerò, promesso!

giovedì 23 giugno 2011

Addio Miss Popova


Se n'è andata. Deve essere morta questa notte, nel sonno. Dovevo capirlo perchè c'era silenzio, uno strano silenzio. Niente cigolii della ruota, niente rumore di zampine che scavano tra la segatura... Non deve avere sofferto: aveva un'aria serena, sembrava dormisse. Mi mancherà la mia Miss Popova. Ora riposa all'ombra, sotto un cespuglio di rose, nella terra soffice, protetta da una scatola di scarpe dell'Alessandra e in compagnia dei fiori di petunia che le ho messo accanto per non farla sentire sola, in questo suo ultimo viaggio. Si può piangere per un orsetto russo? Si.

sabato 11 giugno 2011

vomitevolissimevoltemte

Mentre, nel cuore della notte, smanettavo al pc, tentando di superare un livello di Bubble Island, sento arrivare dalla camera da letto dei lamenti, un piagnucolio: è Alessandra. Penso subito che starà facendo un brutto sogno, e allora metto in pausa il gioco, e vado da lei per consolarla. Mentre mi avvicino, un odore di merda mi colpisce le narici... Le chiedo che c'è, visto che è in piedi e piange accanto al letto. E lei: "la cacca!" Io, rinco: "devi fare la cacca?" Lei: "nooooo... sigh sigh..." Io, sempre rinco: "e allora perchè dici cacca?"... e la risposta me la da la mia mano destra che nel tentativo di prenderla in braccio, va sotto il sedere ed ha un incontro ravvicinato con una roba melmosa e puzzolente! "oh porca polpetta... tesoro andiamo in bagno" E la accompagno. La spoglio, elimino le mutandine colme di merda liquida buttandole nel secchio della spazzatura. E poi la metto sotto la doccia perchè dalla cintola in giù s'era completamente spataccata di merda. Le chiedo se le faceva male la pancia, ma lei non risponde e continua a piangere. Poi, s'è calmata e si è addormentata subito. Saranno state le 3,30 quanto ho finito di ripulire tutto e sono andata a letto, benedicendo il fatto che la mia pulcettina sia stata pronta a scendere dal letto, appena avvertito lo stimolo, anche se poi nulla ha potuto contro quel mangma fumante e puzzolente che le è venuto fuori repentinamente.
Alle 5,30 la pulcettina Alessandra si sveglia in preda a dei colpi di tosse e... vomita. Ed anche qui fortuna, ma anche prontezza di riflessi mia e sua, ha voluto che il letto ne uscisse indenne. E anche il pigiama. Ripulisco il vomito. Le faccio sciacquare la bocca, la coccolo un po', controllo se abbia la febbre (non ne ha) e poi la rimetto a nanna.
Io mi sono addormentata un quarto d'ora prima che suonasse la sveglia. Lei ha dormito sino alle 10,30.
Pensavo avesse preso un virus, invece, non ha avuto altri episodi. Meno male.
Stasera, mentre benedicevo che tutto si fosse risolto subito, ho sentito il gatto piagnucolare. Sono andata a vedere che avesse e... m'ha vomitato davanti! Era appena rientrato dalla passeggiata... Vomitare fuori, no??? Che cavolo!

martedì 7 giugno 2011

super cafoni

Oggi, c'era l'esibizione canora dei bambini della materna, a conclusione del loro laboratorio di musica. L'esibizione era prevista, nel tardo pomeriggio, presso il Teatro Studio di Scandicci.
Vestita con una camicia bianca e un paio di pantaloni blu scuro, Alessandra aveva canticchiato per tutto il pomeriggio le canzoncine del saggio. Alle 17,00 siamo uscite di casa e, recuperato il babbo al lavoro, siamo andate al Teatro.
Il cielo di un grigio piombo, tempo mezz'ora, ha aperto i rubinetti e rovesciato sulla gente, e quindi anche su di noi, secchiate d'acqua. Per fortuna ci siamo rifugiati sotto la tettoia antistante il Teatro. E lì abbiamo atteso il nostro turno, e si... perchè, contrariamente a quel che credevamo, i bambini della materna non erano i soli a doversi esibire. Alle 18,30 circa, abbiamo lasciato i bimbi alle maestre e ci siamo accomodati in platea... Ora, "accomodati" non è propriamente la parola giusta, perchè grazie a dei cafoni, irrispettosi, prepotenti, maleducati, e dementi, tutto eravamo tranne che comodi. I nonni avevano preso i posti per me e il babbo, ed a noi si era unita anche la mia vicina di casa, la cui nipotina si esibiva anche lei. Eravamo quasi in prima fila, un posto perfetto, se non fosse che queste persone, sicuramente parenti di qualche bimbo, hanno pensato bene di mettersi davanti, in piedi, precludendo la visuale di oltre metà palco! Alle nostre richieste, ed a quelle del maestro di musica che li invitava a sedersi, nei posti (moltissimi) ancora liberi ai due lati del palco, questi cafoni maleducati opponevano orecchie da mercante turco! Quando abbiamo provato ad alzare un po' la voce, sapete che ci hanno risposto? "Andate voi a sedervi in quei posti!" "Vi facciamo a fettine se non la smettete" "ma di che vi lamentate!": cioè, vi rendere conto? Noi s'era fatta la fila, con largo anticipo, per prendere dei posti più possibilmente davanti, e questi all'invito ad andarsi a sedere nei posti liberi ci rispondevano con minacce o con frasi assurde come "andate voi a sedervi lì"!!!!!! Noi eravamo seduti, erano loro in piedi a fare da barriera umana al resto della gente!!!! Vi confesso che m'era partito un embolo: mi s'era intasata la vena... e non ho fatto un casotto solo perchè non volevo dare spettacolo e rovinare la giornata alla mia bimba. Ammetto che se fossi stata armata, ad un paio di queste persone avrei di sicuro sparato in mezzo agli occhi. Ma, non ero armata (per foruna mia), e stra-inkazzata sono rimasta seduta a rimirare la nuca della vecchia megera che deturpava larga parte del mio spazio visivo, ed a pensare che a "riccioli d'oro", ovvero il tipo della minaccia di farci a fettine, avrei volentieri infilato l'ombrello su per il kiulo per sventolarlo come una bandiera! Quando la vecchia megera, ogni tanto, si spostava, in quella bolgia di gente di merda, appariva un raggio di sole: la mia bambina che cantava canzoncine e filastrocche guardando il maestro per gli accordi e le entrate, come una cantante consumata.
Tornati a casa, per fortuna, ho potuto vedere l'esibizione della mia bambina, ripresa dal nonno, e le foto fatte dal babbo. Entrambi, invece di rimanere seduti inkavolati come me, si sono alzati ed hanno reso la pariglia a quei cafoni, riuscendo a portare a casa il filmino e le foto di questa sua giornata memorabile.

lunedì 6 giugno 2011

La nonna parla inglese!

Mia madre è pugliese, di Altamura per la precisione. E quando viene a trovarci, talvolta si lascia sfuggire delle espressioni dialettali, o addirittura conversa in dialetto altamurano. Questo con me che, sebbene capisco, non parlo il dialetto della mia terra d'origine.
Ebbene, è successo che una volta la nonna si stesse esprimendo in dialetto e Alessandra non capendo quel che lei diceva, se ne è uscita con: "la nonna parla inglese!" :-)
Da quando, in centro a Firenze, ha sentito parlare dei turisti inglesi, non comprendendone la lingua, è convinta che chiunque parli in modo per lei incomprensibile, sia inglese!

"Mamma come fai senza di me?"

"Mamma, come fai senza di me?"
"eh come faccio, amore?"
"Se io vado via, tu muori senza di me, vero mamma?"
"morire forse no, ma sarebbe come essere morti se tu non ci fossi più!"

Medusa

Domenica mattina, ero a letto a guardare la TV, anzi a fare zapping, quando sono capitata su History Channel, e vi era uno speciale sul mito di Medusa. Il mio ditino, quasi iptonizzato, s'è fermato nella sua rapida corsa tra i canali. Devo ammettere che ignoravo l'origine del mito di Medusa. O, forse, me l'ero dimenticato. Fatto sta, che dalla repulsione che ho sempre provato per il personaggio, sono passata ad una pena sincera.
Praticamente, Medusa, prima che Atena la trasformasse in gorgone, era una sacerdotessa del tempio della dea della guerra. Fanciulla bellissima, e votata alla castità, fu violentata da Poseidone, Dio del mare capriccioso e violento. La violenza fu compiuta nel tempio di Atena, la quale, adirata con la sua sacerdotessa, la trasformò in un orribile mostro, dalla pelle grinzosa, i denti di cinghiale, i capelli fatti di serpi e lo sguardo che pietrificava. Cioè, capite: Poseidone violenta la povera fanciulla, e Atena con chi se la prende? Con lei! Oddio, non è che oggi vada molto diversamente: quante ragazze che hanno subito violenza si sono viste additare come "quelle che se la sono cercata"????!!! Sono passati più di 2000 anni, ma la mentalità della gente non è che sia cambiata molto!
Cmq, tornando alla povera Medusa: fu esiliata su un isola deserta, e a chi l'avrebbe uccisa sarebbe stato dato un enorme potere. Quindi, non solo ridotta a mostro, esiliata, e destinata alla solitudine, ma anche oggetto di una "taglia"...
In molti valorosi si recavano sull'isola per ucciderla, ma nessuno vi riusciva, e il giardino della gorgone si arricchiva di statue di pietra.
Verrà, poi, uccisa per mano di Perseo, figlio di Zeus e dell'umana Danae. Ma di questo non vi parlerò: non è di un giovane e valoroso maschio che volevo parlare, bensì di una povera fanciulla violentata e condannata a pagare una colpa assolutamente non sua. D'ora in poi, quando guardate qualche statua raffigurate la Medusa, non pensate "oddio che mostro!" ma "povera donna...".

giovedì 2 giugno 2011

Referendum 12 - 13 giugno 2011


Domenica 12 e lunedì 13 giugno si voterà per i referendum.
I quesiti referendari riguardano il nucleare, la privatizzazione dell'acqua pubblica, e la abrogazione della legge sul legittimo impedimento.
Forte è la paura che gli italiani si comportino da itagliani, e cioè che preferiscano fare i cazzi loro, andarsene al mare, piuttosto che andare a votare.
Il mio terrore più grande è sicuramente per il nucleare e per la privatizzazione dell'acqua. Vorrei ricordare, a tutti coloro che leggeranno, che non siamo un paese veramente civile, e che da noi la fanno da padroni corrotti e corruttori, mafiosi e gente senza scrupolo. E cmq, nel migliore dei casi, a causa del nostro DNA non siamo fatti per grandi responsabilità, per cui, credo che un paese che non è in grado di gestire i rifiuti urbani, non sarà mai in grado di gestire le scorie di una centrale nucleare. Anzi, mi risulta che siano ancora da smaltire i rifiuti delle centrali nucleari dismesse almeno 20 anni fa. Con i rifiuti, la mafia e la camorra ci vanno a nozze: rischiamo di ritrovarci le falde acquifere gravemente contaminate, i terreni non più coltivabili, ma soprattutto i figli malati di leucemie e tumori vari.
L'Italia, come ho scritto tempo fa, non solo non è un paese per mamme, ma non è nemmeno un paese per il nucleare. Meditate gente, ma soprattutto, andate a votare!
Ah, dimenticavo... qualcuno per convincervi vi dirà che in fondo non sono così numerose le vittime di Chernobyl, o di Fukushima... Siete sicuri che vi stiano dicendo la verità? Ci sono vittime di Chernobyl che non sono state "conteggiate", come questo cagnolino nella foto:

Devo aggiungere altro?

domenica 22 maggio 2011

(1) cose da fare se si visita Firenze

Se avete deciso di passare dei giorni a Firenze, allora siete delle persone veramente intelligenti, oltre che fortunate.
Io a Firenze non ci sono nata ma, ci vivo da 5 anni... per cui sono un incrocio tra un'abitante ed una turista.
Cosa dovete assolutamente fare se avete la fortuna di visitare Firenze????
La lista è lunghissima... ed io voglio essere anticonformista ed iniziare da un aspetto che molti trascurano: il cibo.
Se venite a Firenze, dopo un giro nel mercato di San Lorenzo, dovete assolutamente fermarvi al Mercato Centrale per mangiare da Nerbone un fantastico panino col lampredotto o col bollito (come piace a me). Vi assicuro che è un'esperienza che le vostre papille gustative si meritano assolutamente. Potete scegliere di accompagnare il bollito o il lampredotto con salsa verde o salsa piccante o tutte e due. Io, personalmente, preferisco la versione con la sola salsa verde.
Molto carino è anche l'ambiente che vi circonderà: tra chioschi di frutta, fiori, pasta, salumi, carne, pesce e vino, vi ritroverete seduti a tavola con gente sconosciuta, turisti come voi, o fiorentini in pausa pranzo, che in comune con voi avranno la fortuna di poter mangiare un fantastico panino col lesso o col lampredotto. E, se ci capitate di sabato potreste incontrare BZ, la mia bimba e me. Ecco, magari, questa non è proprio una fortuna per voi ;-)

sabato 9 aprile 2011

Devo mettermi a dieta

Peso ben 52 kg!!!!!! Come ho fatto a ridurmi così????
In realtà non lo ignoro. Sono consapevole che un inverno di cibo spazzatura ha fatto i suoi danni. Ma, che ci posso fare, io non resisto ai troiai (schifezze culinarie).
McDonald's, Burger King, pizzeria, cioccolata, patatine fritte in busta... non so dire di no. Ed ora sono un pachiderma :-(
Buon proposito per la primavera appena iniziata: mettersi a dieta e resistere alle tentazioni :-)

mercoledì 9 febbraio 2011

(continua) Quella volta che abbiamo traslocato

Premessa: mio marito odia 2 cose: fare la spesa all'iper, e andare da Ikea.
Però, questa volta era obbligato: io avevo scelto cucina, frigo, armadio e stavo cercando il resto dei mobili per la camera da letto (per i vero sto ancora cercando ) e dovendo, in teoria, il soggiorno essere il suo regno, visto che è "l'uomo-divano" , la scelta spettava a lui.
Bon, partiamo, e già in auto dall'andatura da pompiere dovevo capire che gli giravano
Arriviamo alle 11,00 circa.
Guardiamo i due soggiorni esposti nell'atrio, e lui già spara che va bene quello di sinistra, tutto nero Sono le 11,03 ehhhhhhhhhh????? Aspetta, guardiamo il resto, e poi non ci siamo con le misure della Tv (la nostra un 42 pollici al plasma è larga ben 124 cm, mentre il sistema era per una di max 120 cm. Poi dicono che i cm non contano. Contano!
Saliamo al piano superiore, arriviamo all'esposizione dei soggiorni e lui sembra subito deciso su una roba marrone-nero orribilante. Va bene, deve piacere a lui. Però, carta alla mano non ci siamo con le misure.
Ore 11,10 ecco che sbotta: "Siamo venuti a perdere tempo!"
Ma sono solo 10 minuti che siamo lì, che pensava di fare? Prendere la prima cosa che trovava e pace se poi non ci stava???? Gli dico che va scelto bene, che ci sono delle esigenze di contenimento e di misure che vanno considerate, e lui? Si inkazza ancora di più. Così, lui si aggirava come un orso inkazzato cui hanno ciullato il vasetto di miele, ed io dietro che sembravo un cane bastonato sull'orlo del pianto
Uso tutto lo zen che m'è rimasto, e alle 11,35 siamo alla cassa con l'arredo per il bagno che ho scelto a velocità record (anche perchè lo avevo già visto, visionato, misurato in internet un mese prima).
Andiamo a prendere la Ale che avevamo lasciato dalla zia, lui guida come Schumacker che deve risalire dalla 20^ posizione alla prima, io sciorino tutto il rosario e raccomando l'anima a Dio, ed intanto lo zen si esaurisce e s'accende una lampadina, un'idea meravigliosa: voglio il divorzio, basta, stop mi sono rotta i maroni . Arriviamo dalla zia, e lui prende la bimba, la mette in auto e si dirige verso casa vecchia, senza preoccuparsi se lo seguo con la mia 500. Ma io non lo seguo. Deve essere arrivato al casello del'autostrada quando si rende conto che non lo seguo e torna indietro. Ora, uno si aspetterebbe che il consorte ponga la domanda "ma che succede? sei inkazzata per via del mio sclero da ikea?" ma lui no, lui entra tutto imbufalito e mi urla a 1 cm dalla faccia che se non mi va bene posso tornarmene da "mammà" e la bimba non la vedo più!
E no, caro mio! Se io fossi stronza anche solo l'1% di quanto lo sei tu, divorzierei, ti prosciugherei i conto ed indovina con chi starebbe la figliola? Esatto, con me! Ma non sono stronza, ti dico che così non va proprio e che stare insieme per me significa farsi del male a vicenda. Va bene, ne riparliamo a casa. Ma a casa non ne parliamo. E nemmeno il giorno dopo.
Meno male che c'era il trasloco, i mobili in arrivo, il direttore di banca stronzo che faceva le bizze per venire a firmare... non s'è trovato il tempo per farci altro male.

Quella volta che abbiamo traslocato...

Abitiamo in questa casa da quasi 2 anni. Tra un anno dovremo sicuramente cambiare casa di nuovo, perchè abbiamo bisogno di più spazio. Alla sola idea di un nuovo trasloco, mi sento male. Perchè? Leggete qui, il racconto del mio primo trasloco insieme a BZ, e capirete:

"Ho iniziato a mettere via roba per il trasloco già l'ultima settimana di aprile. Mi sono detta che se iniziavo subito, poi non sarei stata seppellita da tutte le incombenze: illusa! Mio marito sembrava tranquillo, tranquillo sino al 4 di maggio, quando guardando tutti gli scatoloni in giro per casa ha esclamato "vedrai che sclererò, preparati"...
Cmq, io finisco gli ultimi giorni di lavoro e intanto la sera, pur se stanca, impacchetto roba (ma quanta roba ci stava in 42 mq???!!!!)... e mio marito? Sul letto, telecomando in mano che dice "ohi ohi come sono stanco!!" Ma come, io lavoro, pulisco casa, impacchetto dovendo stare pure attenta ad Ale sempre tra i piedi a fare casino e te sei stanco che non fai una mazza a parte andare a lavorare (sta in ufficio e disbriga pratiche per l'azienda ndr)????????????? C'è qualcosa che non mi torna!
Intanto troviamo la cucina: un affare: cucina di mostra, del valore di 7600 euro a sole 2650 euro! PRESA
e con una rara botta di ciapas troviamo pure il nostro frigorifero super cazzuto in offerta
Arriva il 10 maggio ed iniziamo a portare roba a casa nuova. Ormai siamo a metà tra una casa e l'altra. E mio marito? Da sclero: si inkazza per ogni sciocchezza, sbotta e dice cattiverie gratuite Raggiunge l'apice una mattina da Ikea..."

(continua)

martedì 1 febbraio 2011

Ogni tanto...


bisogna coccolarsi, o farsi coccolare.
BZ, che tanto bistratto con i miei sfoghi sul diario per via del suo caratteraccio, ogni tanto si trasforma nell'uomo migliore del mondo, e coccola le sue due donne (nostra figlia ed io, of course). Ieri, siamo usciti tutti insieme, e siamo andati al centro Comm.le. Sia io che lui ci siamo tagliati i capelli (vedere foto allegata). E poi, lui ha insistito perchè mi comprassi qualcosa... Così, insisti, insisti, alla fine ho preso un paio di stivaletti col tacco(!!??), un camicione lungo, un cappotto di lana, una maglia estiva da Oviesse con la stampa di Minnie, due smalti per unghie (uno blu e uno verde acido). Naturalmente ho, abbiamo, preso qualcosa per Alessandra: poichè vigeva il divieto di prendere altri capi di abbigliamento, le abbiamo comprato due personaggi Disney, ovvero Pippo e Paperino.
E dulcis in fundo, abbiamo preso il take away dal cinese: non ho dovuto preparare la cena: che voglio di più dalla vita?

domenica 30 gennaio 2011

mi sa...

che devo mettermi a dieta anche io...

ieri BZ mi ha portata di forza a fare shopping...

primo negozio: non mi garbava nulla...

secondo negozio: mi sono fermata al reparto bimbi, ed ho iniziato a prendere roba su roba... poi, mi sono ricordata che non ho più un posticino nell'armadio per Alessandra e... ho lasciato tutto.

terzo negozio: ho trovato un paio di jeans. Prendo quelli della mia taglia, la 40... entro nel camerino e non riesco a chiuderli!!!! Chiedo a BZ di prendermi la 42... e questi si chiudono a stento!!!! Gli dico "prendimi... la 44"... e questi mi vanno bene!
Come ho fatto a passare dalla 40 alla 44 senza accorgermene??? Ero in piena crisi esistenziale, quando, rivestendomi, il mio neurone solitario mi ha illuminato: "stavo reindossando i miei jeans, taglia 40, coi quali ero uscita di casa, e naturalmente mi entravano perfettamente, quindi a non andare non ero io, ma i jeans che avevo scelto!"
Alla cassiera ho chiesto della marca di jeans che avevo scelto, e lei mi ha confermato che vestono piccolissimo!

Però, un po' di dieta di sicuro male non mi farà...

martedì 4 gennaio 2011

BZ s'era preso 2 gg di ferie e, ieri che era il secondo ed ultimo, avevamo deciso di andare in centro, a fare un giro, passare dal Disney Store e pranzare al mercato centrale. E poi andare al cinema. Considerando che i negozi del centro aprono quasi tutti dopo le 9,30, ho messo la sveglia alle 8,00. Mi sono alzata, ho svegliato Alessandra e piano piano l'ho convinta a lavarsi, vestirsi e fare colazione. E dove era BZ in tutto questo frangente? Era a bubbare che stavamo facendo tardi! Ma tardi per cosa??? Doveva essere una giornata di svago, mica di corse?! Alle 10,00 io e Alessandra siamo pronte e lui giù coi bestemmioni che s'era fatto tardi, che meritavamo di rimanere a casa. Al che gli ho detto che se voleva poteva rimanerci lui a casa: in centro ci si andava io e Alessandra da sole! Chissà perchè non ha accettato la mia proposta, ma s'è accodato in silenzio. Siamo arrivati in centro che saranno state le 11. Il cielo era limpido, la giornata fredda, ma il sole era caldissimo. Giriamo un pò in piazza del duomo, poi ci avviamo al Disney Store. Qui Alessandra impazzisce per Rapunzel e Pascal il camaleonte... Poi vede l'album di Trilli, e le Minnie... Non vi dico, era tutto un "lo voglio!" "me lo prendi???"... si sarebbe ricomprata anche le cose che ha già (e ha mezzo Disney Store a casa, grazie allo zio!). Usciamo dal Disney Store con un bustone pieno e il portafoglio più leggero. Poi, un salto da Zara per comprare sciarpa e cappellino: Alessandra li ha lasciati in auto, e fa troppo freddo per farne a meno. Non posso fare a meno di notare che i negozi sono vuoti: la gente sta aspettando i saldi...
Alle 12,30 andiamo al mercato centrale per pranzare. BZ si prende un panino con il lampredotto, Alessandra un piatto di pasta al ragù... ed io niente... perchè so già che mia figlia non mangerà tutto e mi toccherà finire io il suo piatto.
Ci sediamo accanto a degli inglesi. Molto carini devo dire. Loro forse pensavano che non li capissi, ma da che sto studiando l'inglese, li capisco benissimo!
Alessandra li guardava torvo, poi è sbottata: "non capisco quel che dicono!" eheheheh...

lunedì 3 gennaio 2011

"Ma che hai combinato???"

"IO????!!!"
Stavo dormendo, e anche meravigliosamente bene, quando mio marito mi sveglia e tutto inkazzato mi chiede:
"Ma che hai combinato????"
raccolgo due neuroni, li metto in fila e rispondo:
"IO????!!!"
poi inizio a pensare a che devo avere fatto: niente... non è possibile che io abbia fatto niente chè lui possa inkazzarsi...
"E' uscita tutta l'acqua dal tubo del lavandino, che hai combinato?"
"Io????!!!!" e qui si deve essere aggiunto qualche altro neurone ritardatario, perchè ho aggiunto: "Ma, se dormivo come facevo a fare uscire l'acqua dal lavandino?"
"Ieri sera, che hai spostato?"...
Bonaaaaaaaaaaaaaaa, ma che dice????
"Non ho spostato niente, ho lavato il cestello della macchina del pane e basta, ma non è ieri sera che s'è staccato il tubo, altrimenti avresti trovato l'acqua per terra stamattina... tu, che hai fatto???"
E qui, messo davanti ai fatti inconfutabili è partito con un rosario di bestemmie, per le quali chiedo perdono a Dio e a tutta la Corte Celeste, e s'è messo a cercare di sistemare il tubo di scarico del lavandino. Io intanto col mocio asciugavo l'acqua e cercavo di togliere i detersivi, e soprattutto le scatole del detersivo per lavastoviglie, per impedire che si rovinassero con l'acqua. E gli ha dato fastidio pure questo mio cercare di sistemare le cose... un uomo, un perchè!
Visto che armeggiava senza venirne a capo, ho osato dirgli: "Lo sistemo io: è successa la stessa cosa 1 anno fa... e anche allora l'ho sistemato io". E qui, s'è preso la rivincita: "Chissà come lo hai sistemato che si è rotto di nuovo!"... ed io: "E... tanto male non devo averlo sistemato visto che è stato lì per un anno intero senza cedimenti!". La verità è che è un raccordo di plastica che fa schifo... ma, è più giusto incolpare me che cambiarlo.
Cmq, alla fine, s'è vestito, ha fatto colazione e se ne è andato a lavorare, senza nemmeno salutarmi.
Io ho finito di ripulire tutto, mi sono chinata sotto il lavandino ed in 2 mosse ho rimesso a posto il tubo... hihihihihihhihihihihi...
Mentre Popova (l'orsetto russo) è qui a fare un gran rumore rosicchiando la schiacciatina con l'olio, mi sorgono due domande:
1) come ha fatto il tubo a sganciarsi di botto???
2) come ho fatto a sposare un uomo così?????
I tubi si cambiano... e i mariti???? Uno dovrebbe poterli riportare indietro... oppure, il matrimonio dovrebbe avere delle scadenze, tipo ogni 5 anni uno rinnova o meno il contratto.