venerdì 27 marzo 2015

Metti una sera a cena

Era un po' che si parlava di andarci, e alla fine ci siamo riusciti: un venerdì sera abbiamo prenotato per cenare da American Diner 1950 a Calenzano. Le prospettive per la riuscita della serata erano ottime: la compagnia eccellente (una coppia di cari amici e la loro adorabile bimba), la fame tanta, ed il posto bellissimo! Sì, perchè sotto l'aspetto puramente estetico, il locale dell'American Diner è bellissimo, curato sotto ogni dettaglio, pulito e in perfetto ordine. Apri la porta e fai un salto nel tempo: ti ritrovi negli USA, nei favolosi anni '50! Ci siamo accomodati al tavolo e abbiamo iniziato a spulciare il Menu (lunghissimo... trooooppo lungo!). Avremmo voluto consultarci tra di noi, ma il troppo rumore in sala ci ha reso un'impresa impossibile conversare. Questa, però penso sia una pecca tutta italiana, dovuta alla maleducazione dell'italiano medio (negli USA i locali sono simili per dimensioni e disposizione e anche durante le ore di punta, non si sentirebbe mai tutto quel baccano). Ognuno ha scelto la sua ordinazione e la cameriera (bellina, tutta in stile anni 50, con tanto di pattini a rotelle) annotava tranquilla sino a che, a me non è venuta la sindrome di "Harry ti presento Sally", ed ho chiesto delle variazioni dal menu. Le ho chiesto se si poteva avere solo il panino con hamburger del menu bambini, senza le patatine annesse. Quella, con un'espressione scocciata, mi chiede se lo voglio nel piatto... ed io, domandandomi dove avesse intenzione di portarmelo il panino se non nel piatto(?!) le rispondo che il panino può portamelo nel piatto. Notare bene che io ho sempre parlato di panino. Arriva l'ordinazione e mi portano un piatto con un hamburger su una foglia di lattuga e una fetta di pomodoro: dove cavolo è il panino?! Lo chiedo alla cameriera, la quale, sempre scocciata, mi dice che l'ho chiesto io nel piatto! Va be'... è un fraintendimento, e ci può stare, anche se io ho sempre parlato di panino con hamburger. Mi porta le fette di pane e si conclude lì l'incidente... o forse no. Sotto l'aspetto qualitativo, la carne degli hamburger era cotta bene, di buona qualità, come il pane e gli altri ingredienti dei panini. Non così le patatine, che non erano un granchè. I dolci, che hanno un prezzo non irrisorio, sono serviti in porzioni micro. E non sono eccellenti. Il donut è chiaramente un prodotto congelato, come molti altri serviti in questo ristorante. Pare sia dovuto al fatto che arrivino direttamente dagli USA. Io, se fossi in loro, almeno i Donut li prenderei alla Coop, dove ne hanno di moooolto più buoni! Alla fine arriva il conto. E qui rieccoti l'affaire "panino con hamburger" di cui sopra: mi viene addebitato l'intero importo del menu bimbi, anche se ho ordinato solo il panino. Chiedo spiegazioni e mi rispondono che funziona così. Ok, pago. Però, dirlo no? Dire che anche se prendo solo il panino pago l'intero menu, era così difficile? Avrei cambiato l'ordine o mi sarei fatta portare il menu intero. Ricapitolando: il posto è molto bello, e vale la pena andarci almeno una volta nella vita. Se ci andate, non fate cambiamenti da ciò che è scritto nel menu, e il dolce prendetelo altrove... magari, dopo essere usciti di lì, potete fare un salto presso una gelateria e prendervi un bel cono, così fate anche due chiacchiere, quelle che vi sarà impossibile fare da American Diner!