giovedì 23 giugno 2011

Addio Miss Popova


Se n'è andata. Deve essere morta questa notte, nel sonno. Dovevo capirlo perchè c'era silenzio, uno strano silenzio. Niente cigolii della ruota, niente rumore di zampine che scavano tra la segatura... Non deve avere sofferto: aveva un'aria serena, sembrava dormisse. Mi mancherà la mia Miss Popova. Ora riposa all'ombra, sotto un cespuglio di rose, nella terra soffice, protetta da una scatola di scarpe dell'Alessandra e in compagnia dei fiori di petunia che le ho messo accanto per non farla sentire sola, in questo suo ultimo viaggio. Si può piangere per un orsetto russo? Si.

sabato 11 giugno 2011

vomitevolissimevoltemte

Mentre, nel cuore della notte, smanettavo al pc, tentando di superare un livello di Bubble Island, sento arrivare dalla camera da letto dei lamenti, un piagnucolio: è Alessandra. Penso subito che starà facendo un brutto sogno, e allora metto in pausa il gioco, e vado da lei per consolarla. Mentre mi avvicino, un odore di merda mi colpisce le narici... Le chiedo che c'è, visto che è in piedi e piange accanto al letto. E lei: "la cacca!" Io, rinco: "devi fare la cacca?" Lei: "nooooo... sigh sigh..." Io, sempre rinco: "e allora perchè dici cacca?"... e la risposta me la da la mia mano destra che nel tentativo di prenderla in braccio, va sotto il sedere ed ha un incontro ravvicinato con una roba melmosa e puzzolente! "oh porca polpetta... tesoro andiamo in bagno" E la accompagno. La spoglio, elimino le mutandine colme di merda liquida buttandole nel secchio della spazzatura. E poi la metto sotto la doccia perchè dalla cintola in giù s'era completamente spataccata di merda. Le chiedo se le faceva male la pancia, ma lei non risponde e continua a piangere. Poi, s'è calmata e si è addormentata subito. Saranno state le 3,30 quanto ho finito di ripulire tutto e sono andata a letto, benedicendo il fatto che la mia pulcettina sia stata pronta a scendere dal letto, appena avvertito lo stimolo, anche se poi nulla ha potuto contro quel mangma fumante e puzzolente che le è venuto fuori repentinamente.
Alle 5,30 la pulcettina Alessandra si sveglia in preda a dei colpi di tosse e... vomita. Ed anche qui fortuna, ma anche prontezza di riflessi mia e sua, ha voluto che il letto ne uscisse indenne. E anche il pigiama. Ripulisco il vomito. Le faccio sciacquare la bocca, la coccolo un po', controllo se abbia la febbre (non ne ha) e poi la rimetto a nanna.
Io mi sono addormentata un quarto d'ora prima che suonasse la sveglia. Lei ha dormito sino alle 10,30.
Pensavo avesse preso un virus, invece, non ha avuto altri episodi. Meno male.
Stasera, mentre benedicevo che tutto si fosse risolto subito, ho sentito il gatto piagnucolare. Sono andata a vedere che avesse e... m'ha vomitato davanti! Era appena rientrato dalla passeggiata... Vomitare fuori, no??? Che cavolo!

martedì 7 giugno 2011

super cafoni

Oggi, c'era l'esibizione canora dei bambini della materna, a conclusione del loro laboratorio di musica. L'esibizione era prevista, nel tardo pomeriggio, presso il Teatro Studio di Scandicci.
Vestita con una camicia bianca e un paio di pantaloni blu scuro, Alessandra aveva canticchiato per tutto il pomeriggio le canzoncine del saggio. Alle 17,00 siamo uscite di casa e, recuperato il babbo al lavoro, siamo andate al Teatro.
Il cielo di un grigio piombo, tempo mezz'ora, ha aperto i rubinetti e rovesciato sulla gente, e quindi anche su di noi, secchiate d'acqua. Per fortuna ci siamo rifugiati sotto la tettoia antistante il Teatro. E lì abbiamo atteso il nostro turno, e si... perchè, contrariamente a quel che credevamo, i bambini della materna non erano i soli a doversi esibire. Alle 18,30 circa, abbiamo lasciato i bimbi alle maestre e ci siamo accomodati in platea... Ora, "accomodati" non è propriamente la parola giusta, perchè grazie a dei cafoni, irrispettosi, prepotenti, maleducati, e dementi, tutto eravamo tranne che comodi. I nonni avevano preso i posti per me e il babbo, ed a noi si era unita anche la mia vicina di casa, la cui nipotina si esibiva anche lei. Eravamo quasi in prima fila, un posto perfetto, se non fosse che queste persone, sicuramente parenti di qualche bimbo, hanno pensato bene di mettersi davanti, in piedi, precludendo la visuale di oltre metà palco! Alle nostre richieste, ed a quelle del maestro di musica che li invitava a sedersi, nei posti (moltissimi) ancora liberi ai due lati del palco, questi cafoni maleducati opponevano orecchie da mercante turco! Quando abbiamo provato ad alzare un po' la voce, sapete che ci hanno risposto? "Andate voi a sedervi in quei posti!" "Vi facciamo a fettine se non la smettete" "ma di che vi lamentate!": cioè, vi rendere conto? Noi s'era fatta la fila, con largo anticipo, per prendere dei posti più possibilmente davanti, e questi all'invito ad andarsi a sedere nei posti liberi ci rispondevano con minacce o con frasi assurde come "andate voi a sedervi lì"!!!!!! Noi eravamo seduti, erano loro in piedi a fare da barriera umana al resto della gente!!!! Vi confesso che m'era partito un embolo: mi s'era intasata la vena... e non ho fatto un casotto solo perchè non volevo dare spettacolo e rovinare la giornata alla mia bimba. Ammetto che se fossi stata armata, ad un paio di queste persone avrei di sicuro sparato in mezzo agli occhi. Ma, non ero armata (per foruna mia), e stra-inkazzata sono rimasta seduta a rimirare la nuca della vecchia megera che deturpava larga parte del mio spazio visivo, ed a pensare che a "riccioli d'oro", ovvero il tipo della minaccia di farci a fettine, avrei volentieri infilato l'ombrello su per il kiulo per sventolarlo come una bandiera! Quando la vecchia megera, ogni tanto, si spostava, in quella bolgia di gente di merda, appariva un raggio di sole: la mia bambina che cantava canzoncine e filastrocche guardando il maestro per gli accordi e le entrate, come una cantante consumata.
Tornati a casa, per fortuna, ho potuto vedere l'esibizione della mia bambina, ripresa dal nonno, e le foto fatte dal babbo. Entrambi, invece di rimanere seduti inkavolati come me, si sono alzati ed hanno reso la pariglia a quei cafoni, riuscendo a portare a casa il filmino e le foto di questa sua giornata memorabile.

lunedì 6 giugno 2011

La nonna parla inglese!

Mia madre è pugliese, di Altamura per la precisione. E quando viene a trovarci, talvolta si lascia sfuggire delle espressioni dialettali, o addirittura conversa in dialetto altamurano. Questo con me che, sebbene capisco, non parlo il dialetto della mia terra d'origine.
Ebbene, è successo che una volta la nonna si stesse esprimendo in dialetto e Alessandra non capendo quel che lei diceva, se ne è uscita con: "la nonna parla inglese!" :-)
Da quando, in centro a Firenze, ha sentito parlare dei turisti inglesi, non comprendendone la lingua, è convinta che chiunque parli in modo per lei incomprensibile, sia inglese!

"Mamma come fai senza di me?"

"Mamma, come fai senza di me?"
"eh come faccio, amore?"
"Se io vado via, tu muori senza di me, vero mamma?"
"morire forse no, ma sarebbe come essere morti se tu non ci fossi più!"

Medusa

Domenica mattina, ero a letto a guardare la TV, anzi a fare zapping, quando sono capitata su History Channel, e vi era uno speciale sul mito di Medusa. Il mio ditino, quasi iptonizzato, s'è fermato nella sua rapida corsa tra i canali. Devo ammettere che ignoravo l'origine del mito di Medusa. O, forse, me l'ero dimenticato. Fatto sta, che dalla repulsione che ho sempre provato per il personaggio, sono passata ad una pena sincera.
Praticamente, Medusa, prima che Atena la trasformasse in gorgone, era una sacerdotessa del tempio della dea della guerra. Fanciulla bellissima, e votata alla castità, fu violentata da Poseidone, Dio del mare capriccioso e violento. La violenza fu compiuta nel tempio di Atena, la quale, adirata con la sua sacerdotessa, la trasformò in un orribile mostro, dalla pelle grinzosa, i denti di cinghiale, i capelli fatti di serpi e lo sguardo che pietrificava. Cioè, capite: Poseidone violenta la povera fanciulla, e Atena con chi se la prende? Con lei! Oddio, non è che oggi vada molto diversamente: quante ragazze che hanno subito violenza si sono viste additare come "quelle che se la sono cercata"????!!! Sono passati più di 2000 anni, ma la mentalità della gente non è che sia cambiata molto!
Cmq, tornando alla povera Medusa: fu esiliata su un isola deserta, e a chi l'avrebbe uccisa sarebbe stato dato un enorme potere. Quindi, non solo ridotta a mostro, esiliata, e destinata alla solitudine, ma anche oggetto di una "taglia"...
In molti valorosi si recavano sull'isola per ucciderla, ma nessuno vi riusciva, e il giardino della gorgone si arricchiva di statue di pietra.
Verrà, poi, uccisa per mano di Perseo, figlio di Zeus e dell'umana Danae. Ma di questo non vi parlerò: non è di un giovane e valoroso maschio che volevo parlare, bensì di una povera fanciulla violentata e condannata a pagare una colpa assolutamente non sua. D'ora in poi, quando guardate qualche statua raffigurate la Medusa, non pensate "oddio che mostro!" ma "povera donna...".

giovedì 2 giugno 2011

Referendum 12 - 13 giugno 2011


Domenica 12 e lunedì 13 giugno si voterà per i referendum.
I quesiti referendari riguardano il nucleare, la privatizzazione dell'acqua pubblica, e la abrogazione della legge sul legittimo impedimento.
Forte è la paura che gli italiani si comportino da itagliani, e cioè che preferiscano fare i cazzi loro, andarsene al mare, piuttosto che andare a votare.
Il mio terrore più grande è sicuramente per il nucleare e per la privatizzazione dell'acqua. Vorrei ricordare, a tutti coloro che leggeranno, che non siamo un paese veramente civile, e che da noi la fanno da padroni corrotti e corruttori, mafiosi e gente senza scrupolo. E cmq, nel migliore dei casi, a causa del nostro DNA non siamo fatti per grandi responsabilità, per cui, credo che un paese che non è in grado di gestire i rifiuti urbani, non sarà mai in grado di gestire le scorie di una centrale nucleare. Anzi, mi risulta che siano ancora da smaltire i rifiuti delle centrali nucleari dismesse almeno 20 anni fa. Con i rifiuti, la mafia e la camorra ci vanno a nozze: rischiamo di ritrovarci le falde acquifere gravemente contaminate, i terreni non più coltivabili, ma soprattutto i figli malati di leucemie e tumori vari.
L'Italia, come ho scritto tempo fa, non solo non è un paese per mamme, ma non è nemmeno un paese per il nucleare. Meditate gente, ma soprattutto, andate a votare!
Ah, dimenticavo... qualcuno per convincervi vi dirà che in fondo non sono così numerose le vittime di Chernobyl, o di Fukushima... Siete sicuri che vi stiano dicendo la verità? Ci sono vittime di Chernobyl che non sono state "conteggiate", come questo cagnolino nella foto:

Devo aggiungere altro?