sabato 3 agosto 2013

e... poi c'era la marmotta che confezionava la marmellata!

Ore 20,00... sto tornando in reparto, dopo avere strisciato il badge per l'uscita, e vedo nel corridoio una ragazza di non più di 20 anni, che definire "gnocca" è riduttivo, avanzare mano nella mano con un vecchio babbione di almeno 70 anni. Il primo pensiero è stato "saranno nonno e nipote". Poi guardo lei: incede su un tacco 17 (con plateau), minigonna inguinale, scollatura generosa; sarà alta 1,75 mt; ha i lineamenti tipici delle belle ragazze rumene. Guardo lui: caxxo se è vecchio, però è vestito con gran cura, camicia firmata, scarpe di fattura artigianale. E guardo le loro mani strette: dita incrociate: eh no, al mi nonno la mano non gliela tenevo così da piccina, e non mi vestivo come una zoccola (a dirla tutta non mi sono mai vestita da zoccola ) se dovevo uscire con lui a fare spese (a ridirla tutta non sono mai uscita con mio nonno)... "Mi sa che non sono nonno e nipote"... Il mio collega guarda la mia espressione perplessa e commenta sghignazzando: "Lei lo ama di sicuro!". Ed io: "Si, come no, e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata!". Perché un uomo di quella età, che dovrebbe essere nonno, si accompagna ad una ragazzetta (gnocca quanto vuoi) che sta con lui solo per denaro e, magari, per soddisfarla si deve pure prendere la pillolina blu?! Che senso ha accompagnarsi a qualcuno di decenni più giovane di noi? È per ingannare la morte e noi stessi ed illudersi di essere ancora giovani? Dovremmo imparare ad apprezzare tutte le stagioni della vita e non pretendere di vivere in una eterna estate.