sabato 3 agosto 2013

e... poi c'era la marmotta che confezionava la marmellata!

Ore 20,00... sto tornando in reparto, dopo avere strisciato il badge per l'uscita, e vedo nel corridoio una ragazza di non più di 20 anni, che definire "gnocca" è riduttivo, avanzare mano nella mano con un vecchio babbione di almeno 70 anni. Il primo pensiero è stato "saranno nonno e nipote". Poi guardo lei: incede su un tacco 17 (con plateau), minigonna inguinale, scollatura generosa; sarà alta 1,75 mt; ha i lineamenti tipici delle belle ragazze rumene. Guardo lui: caxxo se è vecchio, però è vestito con gran cura, camicia firmata, scarpe di fattura artigianale. E guardo le loro mani strette: dita incrociate: eh no, al mi nonno la mano non gliela tenevo così da piccina, e non mi vestivo come una zoccola (a dirla tutta non mi sono mai vestita da zoccola ) se dovevo uscire con lui a fare spese (a ridirla tutta non sono mai uscita con mio nonno)... "Mi sa che non sono nonno e nipote"... Il mio collega guarda la mia espressione perplessa e commenta sghignazzando: "Lei lo ama di sicuro!". Ed io: "Si, come no, e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata!". Perché un uomo di quella età, che dovrebbe essere nonno, si accompagna ad una ragazzetta (gnocca quanto vuoi) che sta con lui solo per denaro e, magari, per soddisfarla si deve pure prendere la pillolina blu?! Che senso ha accompagnarsi a qualcuno di decenni più giovane di noi? È per ingannare la morte e noi stessi ed illudersi di essere ancora giovani? Dovremmo imparare ad apprezzare tutte le stagioni della vita e non pretendere di vivere in una eterna estate.

domenica 26 maggio 2013

Misantropi si nasce o lo si diventa?

Misantropi si nasce o lo si diventa? Me lo sono sempre chiesta. Io sono una misantropa. Credo di esserlo sempre stata. Non lo so se è per via di come mia madre mi ha cresciuta, o se era inevitabilmente scritto nel mio DNA. Fatto sta che non sono espansiva, non amo molto la compagnia, e le profusioni d'affetto. Questo non significa che non voglia bene alle persone, o che non mi spenda per aiutare chi ne ha bisogno. Però, non mi viene naturale baciare sulle guance, abbracciare, dare la mano a chi incontro. Se vi faccio un sorrisone è grasso che cola! Ahahahah... Mia figlia ogni tanto mi rimprovera di non parlarle con voce dolce (avete presente quelle vocine smielate, che intercalano ogni tre parole con un "tesoro" o un "amore mio"?); ma a me sembra di usare semplicemente la mia voce normale. Mio marito spesso recrimina di non essere considerato e non capisce che, per una misantropona come me, già dividere il letto con qualcuno, è un grande segno d'amore! E per la serie "Dio li fa e poi li accoppia" m'è capitato il gatto misantropo. Solo che lui oltre che misantropo, l'è pure stronzo!

sabato 19 gennaio 2013

Addio Pisty...

"Sei ne la terra fredda, Sei ne la terra negra; Né il sol piú ti rallegra Né ti risveglia amor." Un'estate, ed un inverno... non vedrai mai la primavera, piccolo Pistacchio. Guardo l'ultima foto che ti ho fatto: sei acciambellato sul lettino di Alessandra... Le lacrime vengono giù. Mi offende il modo nel quale la tua giovane vita è stata spezzata. Sono arrabbiata. Sono furiosa. Probabilmente, hai visto lo sportello aperto e ti sei infilato dentro, curiosone com'eri. Ma, hai sbagliato auto. Devi essere entrato nell'auto di una persona di merda, che accortosi della tua presenza, anzichè tornare indietro, ha aperto la portiera e ti ha scaricato al volo, sul ponte di Badia, lasciandoti lì, destinato a morte certa. Sono arrabbiata. Sono furiosa. Non dovevi finire così, chiuso in un sacchetto e seppellito nella terra fredda. Non eri il mio gatto, eppure eri sempre dietro la mia porta di casa a cercare refrigerio d'estate e tepore d'inverno, e a scroccare le crocchette di Micio Grugri. I tuoi padroni non avrebbero mai dovuto lasciarti fuori casa a quel modo. Dicevano che eri tu che volevi stare fuori, ma non è vero: tu volevi solo qualcuno che ti facesse compagnia. E così siamo diventati a-mici. Sono arrabbiata. Sono furiosa. Non ti incontrerò più nel vialetto di casa, al mattino, mentre accompagno Alessandra a scuola. Non ti infilerai più in casa mia per rubare coccole e crocchette. Non giocheremo più coi ramoscelli... Non ci sei più, e non riesco a crederci. Sono arrabbiata. Sono furiosa. E piango. Addio Pistacchio, che la terra ti sia lieve. R.i.p.