domenica 26 luglio 2009

Oggi mi sento come Charlie Brown

A volte la notte me ne sto sveglio nel letto e mi chiedo: "Dove ho sbagliato?". Poi una voce mi dice: "Ti ci vorrà più di una notte per questo".

Già, dove ho sbagliato? Forse in niente, o forse in tutto. O magari, non è la scelta ad essere stata sbagliata, ma il modo col quale affronto le cose e le situazioni. Però, una cosa la so, l'ho capita questi giorni che sono sola a casa: non mi posso arrendere. Devo trovare il modo di fare funzionare la mia famiglia. Troppo facile scappare, desiderare di morire, aspettare le decisioni altrui. No, a decidere devo essere io, e devo restare come un Generale nella battaglia, e vivere, vivere sino a che m'è dato di farlo, chiedendo anche gli straordinari, se dovessero essere necessari.
Dove ho sbagliato?
L'ho trascurato? non succederà più.
Non sono stata efficiente? Diventerò una perfetta mamma-moglie-lavoratrice.
Sto troppo al Pc? E va bene, mi limiterò a leggere le e-mail ed ad aggiornare il blog nel cuore della notte.
Però, però non passerò più sopra a nulla, ogni volta che sbaglierà, o che non sarò d'accordo con lui, non ci saranno attenuanti.
Se devo cambiare io, deve sforzarsi di cambiare anche lui. Siamo una coppia? E allora ci si deve venire incontro.
E, mai più, sia lui, che mia madre, che chiunque altro, si deve permettere di mettere in dubbio che amo mia figlia, e che sono (o almeno cerco di essere) una brava mamma.
E sia detto, giusto per la cronaca, amo mio marito, con tutti i suoi difetti.

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