domenica 11 luglio 2010

la fredda pioggia di maggio

Chi aveva organizzato la festa, confidava in una calda giornata di primavera inoltrata, invece, il 1 maggio, ha piovuto tutto il giorno. Quando, verso le 16,00, siamo saliti sulle colline di Fiesole, la pioggia cadeva copiosa. Avevo fatto indossare ad Alessandra un leggero abito di voille viola ma, per fortuna, le avevo anche preso un trench caldo ed impermeabile. Siamo arrivati che gli altri ospiti s'erano già accomodati nella sala del buffet. Non l'ho visto subito. Quasi che la dissolvenza fosse già iniziata, è comparso come un fantasma in un angolo. Ci ha sorriso, ha guardato Alessandra, ed a cenni le ha chiesto se voleva altro prosciutto di cinghiale. Lei ha risposto con un sorriso e gli ha porto il piatto. Gli avevano tolto le corde vocali, un anno prima, insieme al tumore che gli avevano asportato dal collo. Non poteva più parlare ma si faceva capire a gesti, e qualche volta riusciva a sussurrare qualche parola. Era il fratello di una cara amica di famiglia. Dico era, perchè da giovedì egli non è più: è morto. Quando Patrizia ci ha chiamati per dircelo, non riuscivo a crederci: lo rivedevo in quella giornata di un maggio piovoso, che affettava il prosciutto di cinghiale per la mia bimba, lei lo ringraziava ad ogni fetta, e lui le sorrideva. Non so nemmeno come si chiamava. Lo avrò visto 4-5 volte in tutto. Ma mi ricordo di lui la vitalità, l'allegria, la gentilezza. Era innamorato e conviveva con una simpaticissima ragazza. Chissà che progetti avevano quando il cancro è venuto a portarlo via? Chissà se guardando la mia bambina avrà pensato che non sarebbe mai diventato padre di una creatura così?
Pioveva quel freddo 1 maggio. Oggi c'è il sole ed un'afa estiva che toglie il fiato ma, se ripenso a lui, sento tutto il freddo di quella pioggia di maggio. Non si può morire così giovani. No, non si può.

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